di Aidi Pasian e Pierluigi Cibin
Venerdì 5 luglio è stata offerta all’APS “G.R.I.L. Basso Piave” l’opportunità di presentare alla sagra di Croce (frazione del comune di Musile di Piave) lo spettacolo dal titolo “Identità e valori del Basso Piave” (già esposto domenica 8 ottobre 2023 a San Donà di Piave, in occasione della “Festa de a Poenta Bianca”). Gli organizzatori hanno così inteso riproporre il particolare messaggio identitario evidenziato dall’APS “G.R.I.L. Basso Piave”, ritenendolo significativo rispetto al loro contesto territoriale.
Nel corso della serata canti tradizionali – spesso ricordati dai nostri emigranti in Sud America –, nonché poesie e filastrocche in dialetto hanno accompagnato l’esposizione delle logiche di pensiero e, dunque, dei valori che da sempre caratterizzano la gente del Basso Piave.
Si è puntualizzato il concetto di ‘territorio’, di cui spesso si distorce la definizione perché viene confuso con l’ultimo tratto del fiume Piave, il che comporta un’errata connotazione geografica della sua identità: un territorio non è un alveo fluviale, perciò la sua identificazione non può essere confusa fino a tal punto.
Il territorio del Basso Piave è contraddistinto dalla presenza di acque interne, dalla formazione della palude e dalla precipua componente sapropelitica. Questi elementi originari hanno determinato una specifica identità culturale, spesso considerata “povera” e addirittura “nociva”, mentre un tempo nelle aree urbane tutti sapevano che le famiglie coloniche potevano usufruire di risorse preziose in termini alimentari (in particolare, sotto il profilo ittico e avicolo, il Basso Piave aveva una ricchezza ben nota perfino a Cassiodoro, quando giunse per la prima volta in territorio venetico).
Ecco perché, nell’ambito del suo percorso espositivo, l’APS “G.R.I.L. Basso Piave” ha voluto evidenziare i particolari valori espressi dalla gente di palude, per esempio rispetto a temi quali: il lavoro, la famiglia, il ruolo della donna e dell’uomo, la loro interazione con l’ambiente che li circondava e, dunque, i meccanismi psicofisici provocati nell’individuo che nasceva e viveva in palude. La durezza di un simile ambiente era certamente molto costrittiva nei confronti dell’apprendimento: la capacità di reazione che, un tempo, uomini e donne del Basso Piave manifestavano nel trovare una tempestiva soluzione ai problemi non può davvero trovare un adeguato confronto con quella dell’umanità di oggi!
E anche la forza del dialetto – lingua foriera di questa identità territoriale – è indiscutibile: senza di esso, sarebbe impossibile far emergere i valori e le logiche di pensiero della gente del Basso Piave.
Proprio per questo l’APS “G.R.I.L. Basso Piave” ringrazia sentitamente gli organizzatori della sagra di Croce per averle offerto l’occasione di sottolineare, ancora una volta, questo particolare messaggio identitario, davvero apprezzato dal pubblico presente e anche da rappresentanti di altre associazioni, pur non appartenenti al territorio del Basso Piave, che hanno considerato l’evento come un utile e prezioso momento di confronto rispetto alla natura identitaria delle loro realtà territoriali di provenienza.