di Pierluigi Cibin e Aidi Pasian
Foto: Mauro Rocco
Nella serata di venerdì 19 maggio nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “E. Toti” di Musile di Piave si è tenuto il primo degli eventi di assegnazione del Premio “Identità del Basso Piave” – Edizione 2017 – con la contestuale presentazione dei risultati ottenuti dalle classi che hanno aderito al progetto “Alla scoperta dell’identità del Basso Piave“, davanti a un pubblico estremamente numeroso e interessato.
In tale occasione è stato possibile far conoscere ai presenti in una forma davvero globale tutto il percorso didattico che l’Associazione propone alle scuole del territorio.
Tale percorso inizia dalla classe terza della scuola primaria e via via arriva a interessare gli alunni fino alla terza media.
Le docenti Elisabetta di Lorenzo (coadiuvata dalla docente Paola Vittori) per la classe 4aA della Scuola Primaria “E. De Amicis” e Luisa Florian (coadiuvata invece dalla docente Michela Fregonese) per le classi 1aC e 3aA della Scuola Media “E. Toti” avevano espresso infatti, all’inizio dell’anno scolastico, il desiderio di poter aderire al progetto dell’Associazione in una forma unitaria, che potesse coinvolgere i ragazzi dei rispettivi gruppi in un quadro armonico rispetto alla presentazione finale dei loro elaborati.
E così è stato: nel corso della serata, supportati dai membri dell’Associazione G.R.I.L. Basso Piave, sul palco dell’Aula Magna si sono alternati, nell’esposizione dei risultati del loro percorso di studio e approfondimento, prima i ragazzi di 1aC, che hanno aderito per la prima volta al progetto, iniziando ab origine il lungo cammino relativo alla riscoperta della propria identità: l’approccio col nonno – in corso d’anno scolastico – li ha fatti riflettere anzitutto su ciò che sono come individui e persone e quindi sul proprio modo di relazionarsi con il territorio che li circonda. Hanno così appreso quanto poco lo osserviamo, in genere, dando molte cose per scontate.
Una volta presentata la fase propedeutica del percorso didattico, è toccato ai più piccoli interpreti di classe 4aA esporre alcuni fra gli approfondimenti fatti, facendo cogliere però immediatamente al pubblico in sala quali ricadute abbia tale progetto all’interno della programmazione delle singole discipline, in quanto consente la trasversalità degli apprendimenti e un coinvolgimento complessivo di tutte le materie.
Già esperti sulle modalità di messa in atto del percorso (avendo già aderito alla prima fase del progetto l’anno precedente), quest’anno i ragazzi di classe quarta della scuola primaria si sono cimentati nello studio di tutte le particolari festività e i vari aspetti identitari ad esse legate, che caratterizzavano il calendario della gente di palude, messo a confronto con quello romano e, ancora, con quello introdotto dalla religione cristiana, giunta solo per ultima nel territorio del Basso Piave. I ragazzi hanno saputo evidenziare davvero in modo esemplare la particolare sincresi fra le tre diverse tipologie di calendario, avvenuta già prima del Mille.
I risultati più ardui da raggiungere sono stati, infine, quelli degli alunni di classe 3aA. Buona parte di loro avevano già conosciuto nonno Pierluigi durante la loro esperienza della scuola primaria: è stato dunque più facile pensare di lavorare maggiormente sugli aspetti linguistici che accompagnano valori e logiche di pensiero del dialettofono. La particolare difficoltà vissuta dai ragazzi è stata proprio quella di stabilire anzitutto quale fosse la loro identità: di palude, di pianura, e di quale territorio? La quotidiana frequentazione dei nonni e delle rispettive famiglie (magari provenienti da zone diverse da quella del Basso Piave), in contesti in cui il sincretismo linguistico è molto più forte di quanto non fosse un tempo, rende talora molto complessa l’individuazione della propria stessa identità: un problema, questo, che i ragazzi hanno cominciato a riconoscere apertamente quando si sono adoperati per scrivere testi poetici e in prosa in lingua dialettale.
Il primo approccio all’analisi della lingua dialettale e delle sue specificità è stato avviato in classe da Aidi Pasian, prima attraverso lo studio degli esiti fonematici del dialetto del Basso Piave, poi attraverso il confronto fra il sistema morfo-sintattico di questo dialetto e quello della lingua italiana, adoperata da tutti gli alunni in classe quale indispensabile sistema di intermediazione comunicativa.
I tentativi di scrittura in lingua dialettale hanno posto quindi gli alunni di classe terza di fronte all’evidente necessità, anzitutto, di capire quale identità sentissero veramente come quella prevalente in loro, e quindi di scegliere la forma dialettale in cui davvero preferivano esprimersi. Le revisioni ai testi originari, condivise con il gruppo classe, hanno inevitabilmente richiesto molte ore, ma li hanno costretti a riflettere in maniera approfondita su ciò che comporta una seria analisi linguistica. Tali aspetti di studio hanno, però, coinvolto i ragazzi, ormai pronti a lanciarsi nella sfida che il futuro fa loro intravedere, anche e soprattutto sotto il profilo umano, dei sentimenti e delle emozioni che spesso hanno versato a piene mani nei loro elaborati, alcuni dei quali resi pubblici nel corso della serata.
L’Associazione ringrazia sentitamente tutti i protagonisti dell’azione didattica: i ragazzi, disposti ormai ad accogliere le sfide che lancia loro nonno Pierluigi; le docenti, per il lavoro svolto e la straordinaria disponibilità dimostrata; le famiglie, sempre più consce che l’adesione al progetto didattico impone anche a loro ritmi di studio e approfondimento consistenti; il Dirigente Scolastico, il prof. Nando Di Legami, che ha sempre creduto in questo percorso di natura identitaria, unitamente al Presidente del Consiglio di Istituto, il sig. Paulon; e infine le autorità presenti in sala – in particolare il Vicesindaco del Comune di Musile di Piave, Vittorino Maschietto, e l’Assessore alla Cultura, Luciano Carpenedo – perché, con la loro costante presenza, confermano l’interesse per l’azione condotta nelle scuole dall’Associazione G.R.I.L. Basso Piave.