Di Aidi Pasian e Pierluigi Cibin.
Fra gli eventi organizzati dalla Pro Loco di San Donà di Piave nell’ambito della proposta estiva del “Teatro nelle frazioni”, accolti dal consigliere comunale Luigino Carpenedo, nella piccola località di Chiesanuova si è svolta il 1° Settembre 2022 la presentazione dal titolo “Identità e valori del Basso Piave”, a cura dell’Associazione “G.R.I.L. Basso Piave”.
Hanno presenziato Renata Mattiuzzo, Presidente della Pro Loco di San Donà di Piave, e Walter Codognotto, in qualità di Assessore alla Sicurezza del Comune di San Donà di Piave, nonché diverse docenti degli istituti scolastici del territorio del Basso Piave.
L’Associazione G.R.I.L. Basso Piave ha proposto uno specifico messaggio identitario, partendo da ciò che significa il proprio acronimo, ossia la ricerca, lo studio e l’approfondimento di tutto quel che attiene i valori e le logiche di pensiero della gente del Basso Piave.
Si è andati, perciò, a toccare i temi più svariati: anzitutto quello relativo all’emigrazione – ancor oggi molto sentito, poiché tanti nostri connazionali veneti restano legati a noi attraverso numerosi canti popolari che hanno costituito per molto tempo una sorta di “cordone ombelicale”, a splendida testimonianza di tale legame storico; poi quello più consueto per ogni cultura, l’amore; e non è neppur mancata la sottolineatura rispetto a problematiche attuali come quella del lavoro, che spesso non gratifica realmente la persona, anzi la distoglie da atteggiamenti di maggior equilibrio valoriale e, dunque, di sanità psichica.
Talvolta la nostra quotidianità è ‘toccata’ dalla visione di un oggetto particolare (per esempio, la sedia usata dal nonno, magari collocata in un angolo perché dopo la sua morte non è più servita) che può suscitare ancora in noi qualche affettuoso ricordo, mentre tante altre particolarità del nostro territorio sono ormai dimenticate, persino i nomi di alcune località, un tempo rinomate. Per non parlare del fatto che le nuove generazioni hanno sempre minori conoscenze rispetto alle atrocità che hanno lasciato il loro segno nel nostro territorio: si pensi alla distruzione avvenuta nel periodo fra le due guerre, nonché alla violenza che continua a caratterizzare la nostra attuale società in misura sempre crescente …
Perciò, il dolore, la sofferenza, la morte sono tematiche da sempre collegate al nostro contesto territoriale.
Eppure, la gente del Basso Piave ha sempre saputo esaltare le opportunità per generare la vita e per favorirne il prolungamento nel tempo: il matrimonio era visto come il coronamento di una precisa scelta di coppia, volta alla continuità generazionale, e per questo era tanto più importante una distinzione fra i ruoli e gli ambiti di azione della donna e dell’uomo che, naturalmente, dovevano essere diversi ma complementari l’uno all’altro, pena il disfacimento o il decadimento del giusto equilibrio familiare.
Oggi affermare ancora questi valori può risultare in controtendenza, eppure il concetto attuale di ‘famiglia’ non sembra presentare prospettive migliori di ‘continuità generazionale’…
Per questo l’Associazione intende rilanciare il messaggio identitario che deriva dai nostri anziani (anche attraverso la presentazione di video prodotti in ambito scolastico come risultati derivati dai nostri progetti) e che, se a taluni sembra anacronistico rispetto alle tendenze della società attuale, di fatto, pare aver avuto maggiore consistenza e solidità concettuale, se si effettua una comparazione veramente oggettiva.