di Aidi Pasian e Pierluigi Cibin
Pensare che un convivio possa essere la forma più adeguata a trasmettere un messaggio identitario, al giorno d’oggi, sembra anacronistico, quasi medievale… Invece, per l’APS “G.R.I.L. Basso Piave” e gli amici e interessati, che amano questa modalità di incontro, è particolarmente piacevole ricreare quel senso di comunità che un tempo era più facile riscontrare.
L’incontro messo in atto da Stefania Basso, supportata come sempre dall’APS “G.R.I.L Basso Piave” nella serata di venerdì 28 febbraio al Ristorante “La cacciatora” a Caposile (Musile di Piave), ha visto ancora una volta un’importante affluenza e una sentita partecipazione corale.
L’attività promossa dall’APS, che costituisce appunto una base di riflessione comune per i tanti interessati convenuti, da vari anni viene seguita con attenzione anche dai Rappresentanti dei Comuni del Basso Piave, e per questo è doveroso ringraziare per la loro costante presenza: Silvia Susanna (Sindaca di Musile di Piave), affiancata dagli immancabili Vittorino Maschietto (Vicesindaco) e Luciano Carpenedo (Assessore alla Cultura e all’Associazionismo) Massimiliano Rizzello (Presidente del Consiglio Comunale di San Donà di Piave), Andrea Pasian (Consigliere delegato in rappresentanza del Comune di Jesolo) e gli amici Giuliano Fogliani e Luigino Carpenedo.
I doverosi interventi di saluto da parte delle varie Amministrazioni hanno permesso a Pierluigi Cibin (Vicepresidente dell’APS) di cogliere lo spunto per approfondire alcuni aspetti fondamentali riferiti all’identità territoriale: quest’ultima non si sviluppa certo soltanto in relazione al Piave, come erroneamente molti credono, ma semmai dentro il territorio circoscritto dai confini ‘naturali’ costituiti dalla Piave e dalla Livenza. Una tendenza comune, infatti, porta molte persone a considerare il fiume come il nostro punto di riferimento, mentre non è così per la gente che ha sempre vissuto, fin dalla nascita, nel cosiddetto “territorio del Basso Piave”.
Un ringraziamento particolare va espresso anche ai membri del Gruppo “Pecore nere” di Torre di Mosto, nonché all’editore Carlo Mazzanti (ME Publisher), che da anni seguono l’azione didattica dell’APS “G.R.I.L. Basso Piave” nelle scuole. Ed è proprio per le scolaresche che viene indetto il convivio organizzato in primavera: i fondi raccolti vengono poi devoluti prevalentemente alle classi che, avendo aderito in corso d’anno al progetto didattico dell’APS, posso chiedere di partecipare al Premio “Identità del Basso Piave”. A tal fine, i ragazzi vengono sollecitati a presentare in pubblico i risultati del loro lavoro di studio, sviluppato in classe e a casa, soprattutto coinvolgendo i genitori e i nonni.
Proprio per l’importanza che l’APS rivolge all’attività nelle scuole è stata davvero molto gradita la partecipazione a questo convivio della nuova Dirigente dell’Istituto Comprensivo “E. Toti”, la dott.ssa Ivana Gentile, la quale, pur giunta da poco nel nostro territorio, ha potuto avere già qualche piccolo saggio della sua ospitalità.
Per far comprendere, però, la particolare natura dei progetti portati a termine in questi anni, Aidi Pasian (Presidente dell’APS) ha dato la parola prima alla maestra Emanuela Forner, affinché esponesse brevemente quale percorso aveva svolto anni fa con una sua classe di scuola primaria (terza, quarta, quinta),
poi alla Prof.ssa Tatiana Carpenedo che, esprimendosi anche per conto della docente Luisa Florian, ha richiamato alla memoria dei presenti la ricerca condotta da alcune classi dell’Istituto Comprensivo “E. Toti” in riferimento ai mestieri rilevati a Musile di Piave nel periodo tra il 1800 e il primo decennio del 1900. Si è trattato di un notevole studio che ha visto convolte attivamente varie classi per ben quattro anni e che tuttora continua (anche con l’apporto della Prof.ssa Angela Grosso), per rivolgere l’attenzione ai mestieri femminili rilevati nel medesimo territorio.
La “longevità” dei tanti progetti messi in campo dall’APS “G.R.I.L. Basso Piave” è stata sottolineata con una punta di orgoglio anche da Carlo Mazzanti che, ormai da vent’anni, con la sua casa editrice ne segue a vario titolo le molteplici pubblicazioni.