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ANNI SERENI – Città di Eraclea
Accogliendo l’invito rivolto da Ivana Prior, educatrice della moderna e confortevole struttura di “Anni Sereni – Città di Eraclea”, nel pomeriggio di sabato 7 dicembre 2013 l’Associazione “G.R.I.L. Basso Piave” ha effettuato un incontro davvero commovente con gli anziani ospiti del complesso. In una cornice estremamente calorosa ed accogliente, è stata proposta una rappresentazione culturale relativa alla gente che viveva nel Basso Piave nel periodo del primissimo Novecento.
Gli ospiti della struttura si sono ritrovati improvvisamente dentro al “loro” tempo, quello in cui, probabilmente da bambini o da adolescenti, hanno vissuto questa nostra specifica realtà ambientale, dura, non facile, fatta di usi e costumi dei quali, spesso e volentieri, tendiamo a perdere la memoria.
Come associazione, abbiamo voluto avviare l’incontro prendendo spunto proprio da coloro che un tempo si portarono via quei ricordi, indelebili e pervicaci, in un mondo fisicamente lontano e difficilmente raggiungibile: gli emigranti.
Quanti dei nostri concittadini, infatti, sono partiti in periodi non facili per il nostro territorio, scegliendo come meta, per una loro più felice realizzazione, paesi e regioni collocati dall’altra parte del mondo!
Il Vicepresidente, Pierluigi Cibin, ha cominciato la presentazione della tematica, oggetto di confronto con gli anziani, proprio da un affresco posto all’interno della struttura, avente come soggetto un anziano che invita un adolescente a muoversi lungo una strada.
Un tempo l’espressione “ciapàr el tròdo” aveva però un significato ben più esteso di quello a cui l’immagine affrescata sembra alludere in modo più semplicistico: non si tratta infatti del comune significato (“prosegui sulla strada che ti ho insegnato, attraverso i valori che ho cercato di trasmetterti”), bensì del più complesso invito ad uscire dal proprio ambiente e a cercare nuove strade, certamente non facile, per raggiungere la propria realizzazione personale.
Molti, infatti, tentarono di trovare possibilità diverse altrove, magari in ambienti altrettanto ostili rispetto a quello del Basso Piave, caratterizzato prima dalla presenza della palude e poi dagli effetti ‘collaterali’ provocati anche dalla bonifica.
Emigrando verso le aree di tutto il mondo – fin dai tempi più antichi in realtà – la nostra gente da sempre ci ha fatto conoscere e prendere coscienza degli effetti della “globalizzazione” vivendola in prima persona.
E uno dei momenti più alti della nostra vicenda migratoria fu appunto l’inizio del Novecento, quando nave e treno costituivano i mezzi essenziali per andare lontano, in cerca di fortuna. In questo contesto si colloca la corsa alla Merica. Ma non sempre il loro tentativo andava a buon fine.
Uno degli esempi più significativi di un’epopea che non sempre si concludeva bene fu la fine miserevole del piroscafo Sirio, alla memoria del quale l’Associazione “G.R.I.L. Basso Piave” ha già offerto un tributo attraverso un’altra rappresentazione culturale, proposta al pubblico nell’edizione 2011 del Carnevale di Motta di Livenza e di San Donà di Piave. Il Sirio era un piroscafo diretto in Brasile: affondò il 4 agosto 1906 nell’Atlantico, mentre trasportava oltre 1200 emigranti, in gran parte deceduti.
La nave era il simbolo per eccellenza di chi partiva, alla ricerca dell’agognata fortuna, verso le aree più lontane del pianeta come, ad esempio, il Brasile. Da là appunto arrivano, ancora oggi, alcuni canti tradizionali che sono stati proposti dai membri dell’Associazione nel corso dell’incontro e che hanno commosso gli ospiti della struttura, straordinariamente attenti a cogliere tutte le sfumature dei messaggi lanciati.
L’Associazione ringrazia calorosamente Ivana Prior e tutto lo staff di “Anni Sereni – Città di Eraclea” per l’accoglienza ricevuta e, soprattutto, per l’opportunità che ci ha offerto di esporre i risultati delle nostre ricerche proprio laddove, con immediatezza, possiamo ottenere conferma e riscontro ai dati finora raccolti.